Vicini senza esserlo. Lontani senza volerlo. È un concetto strano da scrivere, figuriamoci da assimilare. Ma le regole sono regole, e vanno rispettate a maggior ragione quando c’è di mezzo la salute dei bambini.
E così, nell’anno più strano e difficile per quanto riguarda i contatti sociali e la condivisione delle esperienze, il Camp Win:Win trova spazio per far vivere il proprio spazio a tutti i partecipanti. Come sempre, quando si parla di Win:Win, tutto nasce dalla collaborazione di 20 aziende che abbinano sostenibilità e welfare. Quello che c’è di nuovo riguarda quello che non c’è più: da quest’anno non è la Fami ad ospitare l’evento ma bensì noi di iMilani, che non ci siamo limitati a raccogliere l’eredità del passato ma abbiamo voluto preparare il terreno per il grande salto nel futuro.
Un salto che il Covid e l’emergenza sanitaria hanno rallentato ma non di certo cancellato, perché oltre alla tradizionale raccolta fondi per le realtà del territorio che sono in difficoltà, abbiamo applicato un sensibile contenimento dei prezzi per i servizi offerti a tutti i dipendenti. Ma fin qui di “nuovo” c’è ancora poco, e allora ecco l’idea: trasformiamo il Camp Win:Win in un’occasione per imparare a dire “NO” con l’obiettivo di rispettare il “SI”. E riecco un altro concetto strano… più facile a metterlo in pratica che a spiegarlo.
Vicini senza esserlo. Lontani senza volerlo.
In un contesto generale in cui la difesa dello spazio diventa spesso isolamento, noi abbiamo voluto cambiare prospettiva mantenendo il rispetto delle regole: ecco perché il “NO” che i bambini hanno imparato a capire non riguarda il rifiuto di un principio ma la determinazione a trasformare quel divieto in un’opportunità propositiva e positiva. Invece di isolarci per mantenere le distanze, abbiamo deciso di difendere il nostro spazio per viverlo, per esprimere al meglio noi stessi senza farci influenzare o bloccare dagli stimoli esterni.
Intervistati ROBERTO MILANI (CO-FONDATORE WIN:WIN ), VALENTINA BATTAGELLO (RESP. WIN:WIN SUMMER CAMP) – Servizio Redazione Medianordest
«È un approccio filosofico e mentale diverso – dichiara Roberto Milani, CEO di iMilani – che permette ai bambini di rispettare una regola a cui non erano abituati, quella del distanziamento, considerandone gli aspetti positivi. È una specie di rivoluzione critica, un modo per far sì che non gli venga detto “cosa non fare” ma “cosa fare”. Per sviluppare questo metodo di approccio critico abbiamo avuto il supporto di personale qualificato e per trasformarlo dalla teoria alla pratica ci siamo affidati ad uno staff di educatori e allenatori che fanno parte della famiglia Win:Win. All’inizio c’era un po’ di timore, ma col passare dei giorni noi stessi abbiamo imparato a riassaporare la normalità: magari con una forma diversa da quella a cui eravamo abituati ma anche questo fa parte del percorso di ripartenza».
Sport, divertimento e apprendimento
All’alba della quarta settimana il Camp Win:Win continua ad essere sport, divertimento e apprendimento. Dov’è il salto nel futuro? Semplice, nella testa di tutti i bambini. Lì dove la fantasia incontra la realtà e ne viene fuori che esistono sempre due modi per porsi davanti ad un problema: considerarlo una sfida o viverlo come un’opportunità. Nel primo caso l’obiettivo è superare il problema, nel secondo è trasformarlo. E la trasformazione è di per sé un salto nel futuro…