Uno degli aspetti fondamentali delle attività di logistica è lo stoccaggio delle merci depositate nei magazzini o in strutture affini; si tratta di un’operazione di grande importanza perché implica non solo la corretta organizzazione della merce ma anche la predisposizione della stessa ad eventuali fasi successive di movimentazione e picking. Le modalità più tradizionali di stoccaggio consistono nel disporre i colli su scaffalature singole o multiple, avvalendosi per lo più di muletti o piccoli carrelli elevatori, a seconda delle caratteristiche (e del peso) dei colli o dei fardelli da spostare. Per le procedure di stoccaggio da implementare all’interno di depositi dai quali transitano grandi quantità di merce, sono state approntate soluzioni tecnologiche sempre più avanzate, per rendere la gestione del magazzino più veloce ed efficiente. Tra queste vi è di certo il cosiddetto “magazzino automatico”: vediamo di seguito di cosa si tratta, come funziona e quali vantaggi assicura agli operatori della logistica.
Cosa sono i magazzini automatici
Quando si parla di “magazzini automatici” si fa riferimento ad un sistema automatizzato finalizzato all’ottimizzazione della gestione degli articoli stoccati in un deposito o in una struttura analoga. In sintesi, esso permette di raggiungere i vari punti di un’ampia struttura – che in genere si sviluppa in verticale su più piani e talvolta anche con profondità diversificate –per mezzo di un dispositivo azionato tramite una tecnologia elettromeccanica (o di altro tipo).
I magazzini automatici verticali si compongono almeno di tre parti: un trasloelevatore, una scaffalatura e l’apparato dei dispositivi di movimentazione (indicato generalmente come testata). Delle tre componenti essenziali di un magazzino automatizzato, il trasloelevatore è certamente quella più complessa: esso si compone di un telaio (che funge da pedana di carico per la merce e l’operatore incaricato) che si muove in verticale lungo una struttura che si sviluppa in altezza, formata da una colonna singola o da una coppia di colonne; quest’ultima struttura è a sua volta connessa alla scaffalatura per mezzo di un organo rotante (una ruota) che consente a pedana e telaio verticale di spostarsi in orizzontale lungo l’intera estensione dei piani di carico e di stoccaggio. I movimenti in orizzontale ed in verticale, resi possibili dagli organi che formano la testata (rulli, catene e altro), consentono all’operatore di raggiungere qualsiasi punto della parete attrezzata o della scaffalatura per lo stoccaggio delle merci.
Contenitori in plastica iMilani per il magazzino automatico
Esistono diversi parametri per catalogare i vari tipi di magazzini meccanici verticali:
- Le unità di carico (cassette, contenitori, pallet o altro);
- Il peso delle singole unità di carico, che a loro volta si dividono in carichi leggeri, medi e pesanti (anche oltre le cinque tonnellate);
- La modalità di stoccaggio degli articoli, che può essere ad una o a più profondità;
- Il modello o la tipologia dell’organo di presa.
Come funziona un magazzino automatico
Per quanto riguarda il funzionamento dei magazzini verticali automatizzati, esistono diversi sistemi per azionare i meccanismi di movimentazione che consentono al trasloelevatore ed alle strutture monocolonna o bicolonna di muoversi lungo gli assi di traslazione orizzontale e verticale. La struttura formata dal telaio e dalla colonna si muove in orizzontale in quanto è vincolata ad una rotaia – simile a quella dei binari ferroviari – allestita a raso sul pavimento. I sistemi più semplici consentono solo due tipi di movimentazione (in orizzontale e in verticale) mentre quelli più complessi sono anche in grado di sterzare o di cambiare corsia, virando a ‘U’ lungo un tratto curvo che permette all’intero meccanismo di servire due corsie di scaffali, oppure di raggiungere qualsiasi corsia grazie ad una rete di scambi e tratti curvi. Il principale vantaggio offerto dai magazzini automatici sterzanti consiste nella possibilità di ridurre l’investimento complessivo e, al contempo migliorare l’handling e la flessibilità gestionale del sito di stoccaggio delle merci. Oltre ai già citati sistemi ‘a binario’ esistono anche versioni più sofisticate che sfruttano tecnologie più complesse, come ad esempio l’induzione magnetica, le guide inerziali o il laser.
Magazzini automatici e logistica
Come detto, i magazzini verticali permettono di migliorare sensibilmente le procedure di stoccaggio, rendendole più semplici e veloci. Naturalmente, l’ottimizzazione dell’organizzazione dei prodotti di magazzino passa anche attraverso l’impiego di dispositivi adeguati e funzionali, in grado di rendere le operazioni di carico e scarico (oltre al picking, se si tratta di un prodotto un articolo destinato alla vendita diretta) più facili da gestire ed implementare. A tal proposito, i contenitori utilizzati per la movimentazione degli articoli sono particolarmente importanti: questi dispositivi devono avere una serie di caratteristiche meccaniche e pratiche adeguate alla destinazione d’uso. Anzitutto, i box devono essere solidi, ossia realizzati con materiali resistenti e in grado di sostenere sia il proprio carico sia l’accatastamento (ovvero il peso esercitato dai contenitori impilati al di sopra del contenitore stesso); la solidità di un dispositivo si misura anche dall’entità della ‘flessione’ del fondo, specie se quest’ultimo è liscio e non rinforzato. Altra caratteristica essenziale è la funzionalità: i contenitori devono essere facili da impugnare durante le operazioni di carico e scarico e, in aggiunta, offrire la possibilità di essere ‘combinabili’ tra loro in maniera facile e veloce. Infine, non vanno trascurate la praticità e la versatilità: i contenitori devono offrire sia fondi adatti al drenaggio sia pareti attrezzabili, così da poter fissare al loro interno box e scatole di dimensioni inferiori per lo stoccaggio di articoli. Ragion per cui, è consigliabile optare per prodotti professionali realizzati da aziende specializzate del settore, come ad esempio iMilani, così da poter scegliere tra una vasta gamma di contenitori per magazzino automatico. In particolare, la linea di contenitori Space si contraddistingue per tutte le caratteristiche sopra elencate con, in più, la possibilità di sigillare i singoli contenitori con un coperchio (incernierato o separato) così da proteggere sia i box sia il loro contenuto dall’accumulo di polvere, mettendoli in sicurezza rispetto ad eventuali ‘intrusioni’ dall’esterno.