1 miliardo di capsule di caffè ogni anno: come smaltirle?
Inseriamo la capsula di caffè, premiamo un pulsante e in pochi secondi ci godiamo un buonissimo caffè, proprio come fossimo al bar. Un piccolo e semplice gesto che tutto il mondo ci copia e ci invidia, ma che può mettere a rischio il rispetto dell’ambiente.
Negli ultimi anni le capsule di caffè hanno conquistato ampiamente il mercato, totalizzando ben 10 miliardi di vendite ogni anno in tutto il mondo, grazie soprattutto alla loro praticità d’uso. Di queste, le più vendute sono in plastica perché permettono un’ottima conservazione dell’aroma. Resta però un piccolo problema che se gestito in modo scorretto rischia di diventare un danno di grande impatto ambientale: lo smaltimento delle capsule esauste.
Quanto inquinano le capsule di caffè?
Questi piccoli oggetti sono generalmente composti da 3 materiali diversi: una capsula in plastica, una linguetta di alluminio (o altri materiali) e appunto caffè. Vista la commistione di materiali, una volta usata, viene normale pensare di buttare la capsula nell’indifferenziata perché il rifiuto nella sua totalità non è riciclabile. Talvolta, sono gli stessi produttori a consigliare di buttarle nel secco, perché considerate un unico oggetto.
Ma il loro smaltimento quanto impatta sull’ambiente?
Per comprendere l’entità del problema, è necessario conoscere la quantità di rifiuti che generano: ogni anno sono 120 mila tonnellate nel mondo, di cui 12 mila solo in Italia. Per rendere l’idea, in un anno nella nostra nazione vengono consumate 1 miliardo di capsule, che generano rifiuti per un peso pari a quello del Big Ben di Londra.
3 soluzioni per ridurre l’inquinamento da capsule di caffè
Come sempre esiste una soluzione migliore. Anzi questa volta ce ne sono addirittura tre.
1. Evitare il consumo di capsule
La prima è la meno comoda, ma indubbiamente la più semplice per rispettare l’ambiente: utilizzare caffè in polvere abbandonando le capsule.
2. Utilizzare soluzioni biodegradabili
Per chi invece non vuole rinunciare a comodità e rapidità, esistono anche capsule biodegradabili che si possono smaltire comodamente nell’umido.
3. Dividere le componenti della capsula
In alternativa, infine, è possibile dividere le diverse componenti, che nella maggior parte dei casi sono riciclabili. Quindi si può iniziare togliendo la linguetta e buttandola nel contenitore indicato: solitamente è rivestita di un particolare materiale che isola perfettamente il caffè ed è per questo che se buttata nel cestino sbagliato può contaminare gli altri materiali e non portare a un corretto riciclo. Poi, si rimuovono i residui di caffè per gettarli nell’umido avendo cura di sciacquare bene la capsula, in modo che i residui di prodotto vengano definitivamente eliminati per favorire il riciclo. Così facendo, anche la capsula rimanente può essere riciclata.
In ogni caso, prima di procedere con una determinata strategia di smaltimento, è sempre bene controllare la sua composizione che viene indicata dal produttore, in modo da procedere al corretto riciclo. Alcuni produttori di capsule hanno attivato un servizio di raccolta capsule, grazie al quale è possibile riconsegnare le capsule esaurite in appositi centri: sarà poi il produttore stesso a occuparsi del corretto smaltimento.
Abbiamo capito che ci sono tante soluzioni per continuare a godersi una fantastica tazzina di caffè salvaguardando anche l’ambiente in cui viviamo.
Noi abbiamo già scelto la nostra strategia, tu quale credi sia la migliore?