Il comparto dell’industria automobilistica (o“automotive”, in inglese) è uno dai rami più complessi e strutturati del settore manifatturiero, in quanto si fonda su di una filiera produttiva particolarmente variegata che include gli attori responsabili di ogni fase produttiva: dalla progettazione alla vendita, passando per lo sviluppo e l’assemblaggio. Il prodotto finale, ossia ciascun esemplare di veicolo a motore, è il risultato di numerosi processi secondari, implementati presso siti di produzione specializzati connessi tra loro da una supply chain altamente settoriale; di conseguenza, l’aspetto logistico assume un ruolo di primo piano nei meccanismi di funzionamento dell’intero settore, in quanto richiede un elevato grado di specializzazione, in risposta a specifiche esigenze tecniche e pratiche. Un ottimo esempio, da questo punto di vista, è rappresentato dalle apposite cassette in plastica destinate allo stoccaggio ed alla movimentazione delle scorte di magazzino.
Cosa sono le cassette automotive
Le cassette per il settore automotive sono particolari dispositivi di stoccaggio e movimentazione, ampiamente utilizzati per implementare un efficace processo di gestione tanto dei semilavorati quanto dei prodotti finiti: si tratta, in altre parole, di risorse. Rispetto a soluzioni analoghe impiegate in altri contesti logistici, i contenitori sviluppati e realizzati per l’uso esclusivo nell’ambito dell’industria automobilistica presentano caratteristiche materiali e prestazionali tali da rispondere in maniera adeguata alle esigenze tecnico pratiche che caratterizzano le varie fasi di lavorazione.
Caratteristiche delle cassette automotive
Per via della peculiare destinazione d’uso, le cassette impiegate nelle operazioni logistiche del settore automotive devono possedere caratteristiche ben precise, tali da offrire precisi riscontri prestazionali. Anzitutto, i box di questo tipo sono contraddistinti da elevata robustezza e spiccata resistenza ai carichi, grazie al fondo rinforzato. Materiali particolarmente pesanti, infatti, possono provocare una deformazione, più o meno marcata, del fondo che, a sua volta, può generare problemi in successive fasi di lavorazione (ad esempio la movimentazione su nastro); per questo, è indispensabile, specie per i contenitori di grande formato, che il fondo sia strutturalmente in grado di reggere carichi pesanti con un margine di deformazione molto basso.
Per facilitare le operazioni di movimentazione e stoccaggio, le cassette per il settore automotive sono caratterizzate anche da elevata flessibilità, che si concretizza nella possibilità di disporre le singole unità secondo configurazioni differenti. In aggiunta, tali dispositivi devono essere in grado di integrarsi in contesti caratterizzati da diversi livelli di automazione, ossia adattarsi tanto a magazzini a gestione prevalentemente ‘umana’ quanto a siti di stoccaggio dall’elevato grado di meccanizzazione. In entrambi i casi, le cassette devono possedere un’impugnatura ergonomica adeguata per l’handling non automatizzato e per favorire la circolazione manuale delle merci.
Quali vantaggi offrono
Così come le cassette in plastica di uso comune, anche quelle utilizzabili specificamente per l’industria automobilistica offrono una serie di vantaggi dal punto di visto pratico, migliorando l’intero processo logistico. L’impiego di unità funzionali e prestazionali, infatti, consente anzitutto di rendere più efficiente la gestione dei materiali e delle merci stoccate. A differenza di quanto si possa pensare, le cassette hanno una funzione di grande rilevanza: adattandosi a specifiche necessità, infatti, consentono di movimentare e organizzare in maniera rapida ed efficace le risorse presenti in magazzino, snellendo i processi automatizzati e non solo. Maggiore è la flessibilità di ogni singola unità (ossia più è facile inserirla in sistemi di gestione che integrano tecnologie e strutture complesse), più semplice risulterà l’organizzazione complessiva degli spazi, in relazione al volume di merce o materiale da gestire. Casse più robuste, ad esempio, consentono una maggiore sovrapposizione di carico; in altre parole, è possibile impilare in verticale un maggior numero di unità, ottimizzando gli spazi a disposizione. Questo è solo uno degli aspetti ai quali si fa riferimento quando si parla di flessibilità, in riferimento a soluzioni di questo genere; un’altra prerogativa significativa, in tal senso, è rappresentata dalle dimensioni: i box contenitori per l’industria automobilistica ovviamente non sono tutti uguali ma sono disponibili in diversi formati, ciascuno destinato a soddisfare esigenze tecniche e logistiche ben definite. In tal modo, gli operatori di magazzino possono avvalersi del prodotto più adatto al tipo di merce da gestire, alle operazioni di stoccaggio e movimentazione e agli spazi di lavoro, oltre che ai sistemi di meccanizzazione presenti all’interno del sito di immagazzinamento.
Scegliere le cassette automotive: consigli
Trattandosi di un’importante risorsa logistica, le cassette da impiegare nei siti della filiera dell’automotive devono essere scelte in maniera accurata e mirata. Bisogna anzitutto tenere in considerazione le caratteristiche e l’organizzazione interna degli spazi e dei flussi di lavoro di ciascun magazzino, senza trascurare il grado di automazione. Più in generale, è bene optare per unità solide e versatili, in grado di abbinare qualità e funzionalità, così da apportare un beneficio effettivo ai processi gestionali da implementare in magazzino. A tale scopo, quindi, è consigliabile rivolgersi sempre a specialisti del settore come iMilani, in maniera tale da poter attingere da un ampio catalogo di soluzioni, ciascuna sviluppata per rispondere a necessità specifiche.
Le cassette sovrapponibili R-KLT, ad esempio, figurano tra le soluzioni più adatte alle applicazioni logistiche del settore automobilistico; il fondo rinforzato, assieme all’elevata resistenza ai carichi pesanti, le maniglie ergonomiche e la buona resistenza agli oli, rendono questo tipo di contenitori particolarmente indicati per l’impiego in ambito automotive. Non a caso, si tratta di una linea di contenitori sviluppati e progettati rispettando lo standard VDA – German Association of the Automotive Industry -, così come la gamma di cassette impilabili RL-KLT. Queste ultime, però, hanno il fondo liscio per facilitare lo scorrimento sui nastri trasportatori e una serie di fori per facilitare il drenaggio dei residui d’acqua. Entrambe le serie sono disponibili in diversi formati, a seconda delle necessità del caso. Altra opzione per questa specifica destinazione d’uso sono le cassette accatastabili ODETTE, (acronimo di Organisation for Data Exchange by Tele Transmission in Europe) dal nome del progetto che ne ha permesso l’introduzione a metà degli anni Ottanta. Nate dalla collaborazione internazionale di numerose aziende europee, incluse alcune operanti nel settore automobilistico, queste cassette rappresentano il tentativo di fissare uno standard di riferimento per lo stoccaggio degli oggetti di piccole e medie dimensioni.
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