Il riciclo: una pratica importante, da insegnare ai bambini fin da piccoli, per renderli più consapevoli del mondo che li circonda e in cui, soprattutto, dovranno vivere il loro futuro. Ne abbiamo parlato con Federico Nichele, padre ed educatore all’interno del Win:Win Summer Camp, che ogni anno la nostra azienda finanzia.
“La parola riciclo deve necessariamente entrare nel vocabolario quotidiano dei bambini in quanto termine cardine dell’ecologia.”
L’infanzia è quel periodo in cui l’essere umano impara veramente che cosa significhi stare al mondo, con se stesso come persona, e con gli altri come parte di una comunità. È il periodo di apprendimento, di specchio, in cui le persone che lo circondano lo educano alla vita. Ecco che il ruolo genitoriale diventa fondamentale per la formazione della sua persona.
Al giorno d’oggi, dire che un’educazione alla sostenibilità e al rispetto ambientale è necessaria non è sbagliato. Come genitori e come educatori in generale, il pensiero vola al futuro, ad un mondo che sotto alcuni punti di vista si prospetta difficile. Se si può insegnare ad affrontarlo nel modo più informato e responsabile, perché non farlo fin da subito?
Educare al riciclo
Come insegnare effettivamente l’importanza del riciclo ai bambini? “Bisogna far capire loro che devono trattare l’ambiente con rispetto perché saranno loro a viverlo da persone adulte”, con le sue problematiche e la sua fragilità da tutelare. La parte più difficile, sicuramente, è parlare di queste tematiche senza farli annoiare o appesantirli. La soluzione, secondo Federico, è rendere il riciclo un gioco. Porlo come un’attività piacevole, in modo che possa davvero diventare una parte della giornata del bambino.
Le parole chiave sono creatività e fantasia: riempire le bottiglie di plastica di bottoni, linguette di bottiglie e sassi per creare birilli e giocare a bowling, per esempio, può essere un modo per insegnare ai bambini a non buttare via nulla.
Win:Win Summer Camp
Il Win:Win Summer Camp è il campo estivo che, tra le altre cose, educa i bambini alle pratiche di buona educazione ambientale. “Ci prendiamo in questo senso una grande responsabilità, considerando che i partecipanti si aggirano sempre intorno al centinaio. Come azienda, e come persone, vogliamo essere influenti sotto questo punto di vista, lavorando insieme ai giovanissimi per il mondo che vivranno.
Insegniamo le regole della raccolta differenziata, facendo disegnare loro le etichette da apporre sui bidoni della spazzatura; li invitiamo a portare delle borracce invece che a consumare acqua da bottiglie di plastica, sottolineiamo loro l’importanza al risparmio quando si parla di stoviglie e posate, anche se realizzate in plastica biodegradabile.”
Un educatore che abbia un vero interesse nei confronti di queste tematiche sa che l’insegnamento di questi valori sostenibili sarà utile anche per lui. Lo deve fare con costanza e con pazienza, coinvolgendo i bambini in attività pratiche, giocose, ma che non lasciano mai da parte il fattore di responsabilità. Lo scopo è quello di creare, con i nostri insegnamenti, dei piccoli-grandi sergenti della sostenibilità.
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