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Logistica nel settore pharma: tutto quello che serve sapere

La logistica farmaceutica è il ramo del settore logistico che si occupa della gestione di prodotti farmaceutici e dispositivi medici all’interno della filiera produttiva e distributiva. Il comparto è in fase di costante espansione, tant’è che le stime di mercato prevedono un tasso di crescita medio annuo del 3,5% fino al 2025 (dati Grand View Research).

Rispetto ad altri segmenti della logistica, quello legato all’industria farmaceutica presenta caratteristiche peculiari, dal punto di vista operativo e gestionale; com’è facile intuire, infatti, le fasi di stoccaggio, movimentazione e picking dei prodotti del settore pharma impongono l’adozione di un modello logistico ben preciso: in questo approfondimento vediamo come viene implementato e con quali risorse.

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Quali sono le caratteristiche della logistica farmaceutica

La distribuzione dei prodotti farmaceutici viene attuata in conformità con la normativa di settore e, in particolare, le “linee direttrici in materia di buona pratica di distribuzione dei medicinali per uso umano” contenute nel Decreto 6 luglio 1999 promulgato dal Ministero della Sanità. La norma include disposizioni afferenti ad ogni aspetto della filiera logistica e della supply chain, dal personale alla documentazione, passando per i locali deputati allo stoccaggio e il servizio di fornitura. Lo stesso dicasi per le Linee Guida fornite successivamente dalla Commissione Europea (in particolare quelle “sulle buone pratiche di distribuzione dei medicinali per uso umano” del 2013). Entrambi i provvedimenti contribuiscono a definire i tratti caratteristici della logistica farmaceutica, ovvero:

 

  • Massima tracciabilità possibile a tutela della qualità del prodotto e del servizio; il Decreto ministeriale del 1999, a tal riguardo, stabilisce che “tutti i documenti devono essere disponibili su richiesta delle autorità competenti”; in aggiunta, gli operatori sono tenuti a “descrivere le diverse operazioni che possono avere influenza sulla qualità dei prodotti o sull’attività di distribuzione” nonché a documentare ogni operazione al momento dell’effettuazione, così come tutti gli acquisti e le vendite. Parimenti, le linee guida europee sottolineano come “la documentazione scritta deve prevenire gli errori della comunicazione verbale e consentire la tracciabilità delle operazioni pertinenti durante la distribuzione dei medicinali”.
  • Costante monitoraggio della qualità del prodotto. Le linee guida della Commissione Europea fanno esplicito riferimento ad un “sistema di qualità”, che comprenda “la struttura organizzativa, le procedure, i processi e le risorse” funzionali al mantenimento della qualità e dell’integrità del prodotto. L’efficacia di tale sistema deve essere monitorata, tramite la nomina di un responsabile e la redazione di “un manuale di qualità o una documentazione equivalente”; la norma prevede l’attuazione di un processo formale di verifica, che consenta di accertare il raggiungimento di determinati obiettivi mediante specifici indicatori di performance. La tutela della qualità è fondamentale, dal momento che la filiera logistica dei farmaci gestisce spesso beni di prima necessità e di enorme valore, che non può essere depauperato in fase di stoccaggio o movimentazione;
  • Impiego di personale qualificato a gestire in maniera adeguata prodotti e dispositivi farmaceutici. È quanto disposto dal punto 1 del sopra citato decreto ministeriale, nel quale si legge che “il personale impiegato nei magazzini di medicinali deve possedere capacità ed esperienza adeguate a garantire che i prodotti o i materiali siano immagazzinati e maneggiati appropriatamente”. A tale scopo, la normativa europea prevede anche la nomina di un responsabile (per il quale è auspicabile una laurea in Farmacia), in possesso delle competenze necessarie e di una adeguata formazione in materia di BPD.
  • Ottimizzazione dei tempi di evasione degli ordini di fornitura, specie in relazione ad approvvigionamenti contraddistinti da particolare urgenza. Molto spesso gli operatori di settore sono chiamati a soddisfare anche più ordini su base giornaliera per rifornire tempestivamente i punti vendita al dettaglio.

Come si gestisce la logistica del settore pharma

La filiera della logistica dei prodotti farmaceutici connessa al Servizio Sanitario Nazionale adotta modelli organizzativi differenti; tali differenze sono dovute principalmente ai diversi assetti legislativi adottati a livello territoriale o regionale.

Il modello più diffuso è quello tradizionale, in cui è la farmacia ospedaliera a farsi carico dei rapporti con i fornitori e della gestione dei rifornimenti. Nel modello centralizzato, invece, la gestione dei prodotti farmaceutici e il successivo approvvigionamento sono parzialmente esternalizzati; pertanto, solo una parte del processo logistico è direttamente appannaggio del SSN. Infine, vi è il modello completamente esternalizzato (in outsourcing); in tal caso, è un operatore logistico esterno al Servizio Sanitario Nazionale ad occuparsi interamente della gestione e della movimentazione di farmaci e dispositivi medici.

Al netto del modello gestionale e operativo prescelto, gli operatori di settore e il personale impiegato deve implementare ogni fase di lavorazione in conformità con le norme di legge nazionali e comunitarie, allo scopo di prevenire qualsiasi possibile alterazione, contaminazione o danneggiamento dei farmaci e dei dispositivi medici.

Le cassette in plastica iMilani PHARMADELTA per la logistica farmaceutica

Le specifiche esigenze del settore della logistica farmaci impone anche l’impiego di risorse materiali adeguate alle necessità di lavorazione; per questo, iMilani ha sviluppato una gamma di contenitori da utilizzare appositamente nel contesto della catena di distribuzione dei prodotti farmaceutici. Si tratta di “PHARMADELTA”, una versione speciale della linea di Cassette salvaspazio DELTA; disponibile con cinque dimensioni diverse, è caratterizzata da una forma che consente di impilare i vuoti risparmiando fino al 70% del volume.

Il contenitore è dotato, sul lato corto, di un portadocumenti rivettato (la normativa di settore prevede l’etichettatura dei prodotti per ogni fase di lavorazione) mentre un doppio codice a barre consente la tracciabilità sia durante la movimentazione su rullo sia quando i contenitori sono stoccati o impilati. Data la loro conformazione, infatti, le cassette PHARMADELTA sono adatte sia alla gestione manuale che automatizzata. Ulteriore flessibilità di utilizzo è data anche dalla disponibilità di un duplice sistema di chiusura: a coperchio separato oppure a doppia anta incernierata sul lato lungo.

Cassette in plastica iMilani PHARMADELTA per la logistica farmaceutica di Farmacentro

Il caso di Farmacentro Servizi e Logistica

Nata nel 2009 dalla fusione tra due storiche cooperative di logistica, Farmacentro Servizi e Logistica può contare attualmente su tre poli logistici, che ne fanno uno dei maggiori operatori di distribuzione intermedia del farmaco in Italia centrale. Secondo i dati IQVIA, l’azienda detiene una quota di mercato pari al 3,2%, in virtù dei 1.200 punti vendita ai quali garantire una fornitura di prodotti farmaceutici due volte al giorno in otto diverse regioni italiane: Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Grazie a 40.000 referenze tra farmaci e parafarmaci (alle quali si aggiungono 80.000 referenze per prodotti omeopatici e 500 per uso veterinario), l’azienda è in grado di assicurare ai propri soci un vasto assortimento merceologico disponibile anche per ordini giornalieri. Farmacentro Servizi e Logistica ha richiesto una fornitura di cassette in plastica PHARMADELTA iMilani per gestire lo stoccaggio e la movimentazione della merce tra i poli logistici e quelli di destinazione.

Cassette in plastica iMilani PHARMADELTA per Farmacentro

Cassette in plastica PHARMADELTA iMilani nel polo logistico di Farmacentro

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